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Cervo in blu d’inchiostro 2024 Sabato 27 aprile incontro con Alessandra Carati

Cervo in blu d’inchiostro 2024
Sabato 27 aprile incontro con Alessandra Carati

Data di Pubblicazione

19 aprile 2024

Tipologia

Comunicato stampa

Descrizione estesa

Sabato 27 aprile 2024 ore 17.00

Cervo, Oratorio di S. Caterina

Cervo festeggia la Giornata Mondiale del libro

Alessandra Carati già finalista al Premio Strega 2022 presenta “E poi saremo salvi ” ed. Mondadori

Modera l’incontro Nicoletta Sasso docente di lettere del Liceo Vieusseux di Imperia con Francesca Rotta Gentile curatrice della rassegna.

Intermezzi musicali a cura della scuola di musica San Giorgio di Cervo.

 

Alessandra Carati, classe 1975, è originaria di Monza e vive a Milano. Scrittrice, editor e sceneggiatrice, ha lavorato a lungo per il cinema e per il teatro come autrice e formatrice.
E poi saremo salvi, edito da Mondadori, è il suo primo romanzo, ma Carati ha alle spalle anni di gavetta nel mondo dell’editoria come ghostwriter.
Negli anni ha firmato collaborazioni che hanno goduto di grande riconoscimento, co-firmando biografie di grande forza emotiva dedicate al mondo dello sport. Nel 2016 ha pubblicato con Piemme Bestie da vittoria, la biografia di Danilo De Luca, campione di ciclismo, squalificato a vita per doping. Il libro fu scritto a quattro mani da Carati e De Luca. Raccontava l’altra faccia del ciclismo, un mondo parallelo fatto di ipocrisia, interessi e giochi di potere. Il libro ebbe successo e diventò un vero e proprio bestseller del genere.

Per Einaudi Stile Libero nel 2019 è uscito La via perfetta scritto con Daniele Nardi, in cui l’alpinista raccontò i suoi tentativi di conquistare lo sperone Mummery del Nanga Parbat. A febbraio dello stesso 2019, l’ultima salita invernale costò la vita a lui e al suo compagno di scalata Tom Ballard. Un libro struggente dedicato al senso del limite e al suo superamento.

 

E poi saremo salvi

«E poi saremo salvi non è solo la storia di Aida, profuga bosniaca che giunge in Italia appena in tempo per sfuggire agli orrori dei massacri. È anche quella di un padre a volte padrone e a volte bambino, di una madre che comprime il profondo e a tratti disperato amore per i figli al punto di dare talvolta l’impressione di essere assente. E infine è anche la storia di due schizofrenie entrambe vere: quella che ha lacerato i Balcani e l’altra, quella che affligge Ibro, il fratello di Aida, un crudo quadro di realtà che in alcuni passaggi diventa un commosso inno alle fragilità dell’essere umano. A ciò si aggiunge il pregio della scrittura di Alessandra Carati che non si concede al di più, non ha tempo da perdere. La storia che narra è una catena priva di anelli deboli o se si preferisce un rosario laico dove ciascun grano va tenuto tra le dita il tempo necessario per meditare ciò che gli spazi bianchi lasciano intendere. Il lettore goloso di novità vi trova di che soddisfare il suo appetito, il neofita potrebbe usare E saremo salvi come viatico per entrare con stupore nel mondo in cui una penna riesce a raccontare il bello e il brutto della vita, i ricatti dei sentimenti, la necessità dell’egoismo quando si sta per affogare. Anche la pace di chi riesce a salvarsi pagando il debito di scelte inevitabili destinate a diventare cicatrice dell’anima. Difficile staccarsi dalle pagine di questo romanzo fino alla silenziosa nevicata che lo chiude, offrendo al lettore l’ennesima sorpresa.»

 

Alessandra Carati
Ultima modifica: venerdì, 19 aprile 2024

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